MESSAGGI SUBLIMINALI

Finalmente un esempio di efficace uso delle connotazioni e denotazioni da parte di una giornalista della RAI che evidentemente sa fare il suo mestiere e sa usare le parole giuste al momento giusto.

La brava Emma D'Aquino nell'edizione del TG1 delle 20.00 del 21 luglio 2008 ha preparato un servizio televisivo (in onda anche su Web all'indirizzo http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,News-Tg1%5E71%5E108173,00.html ) in cui parla di un padre (denotazione) che ha massacrato la sua bimba (connotazione) di quattro anni e di una mamma (connotazione) che era in Turchia a trovare la sorella e che è corsa disperata al suo capezzale, facendoci provare sdegno verso l'uomo, preoccupazione per sua figlia e pena e solidarietà per la donna.

Ben diversa ci sarebbe apparsa la notizia se avesse parlato di un papà (connotazione) che in preda a un attimo di follia avesse perso la testa e colpito la figlia (denotazione) di quattro anni, mentre la madre (denotazione) se ne stava in vacanza altrove per i fatti suoi, no? Avremmo provato pietà per un povero malato lasciato senza cure e assistenza e naturalmente sdegno per una donna incosciente e madre irresponsabile che andata in vacanza si disinteressava del possibile pericolo in cui si trovava la sua bambina, in compagnia del padre, non totalmente padrone delle proprie azioni.

Allora non è vero, come in tanti bisbigliano, che in Rai vi siano solo incompetenti raccomandati...