IL LAYOUT PRESENTATO IN PHOTOSHOP: QUANDO L'APPARENZA INGANNA


Molte volte sarà capitato un po' a tutti voi di essere protagonisti di questo strano rituale. Occorre realizzare ex-novo il layout grafico di un sito o rinnovarlo rispetto ad una precedente release. Si interpella il grafico di grido il quale presenta la sua proposta in Photoshop: accattivante non c'è che dire, una vera e propria delizia per gli occhi.

Non si può che approvare un artefatto così "visivamente" efficace. Soltanto che ci si dimentica di un piccolo particolare. Quel layout non deve essere unicamente percepibile dall'occhio, ma anche dal puntatore del mouse: è interattivo.

Si instaura quello che la Web Usabilty definisce processo aptico, vale a dire che la percezione visiva è accompagnata dal bisogno "tattile" di esplorare la superficie e di interagire con essa. Ciò che può sembrare accattivante a livello visivo, può trasformarsi in un vero e proprio incubo da un punto di vista aptico.

Quante barre di navigazione alla moda risultano frustranti a livello di interazione. E lo stesso discorso vale per le altre componenti della schermata. Insomma, un semplice layout in Photoshop, pur nella sua magnificenza visiva, non può garantire il successo di una schermata. Facciamocela sempre tradurre, anche con semplificazioni, in un'interfaccia interattiva.

Sul Web ciò che è bello deve anche funzionare.