LA CRISI D'IDENTITÀ DEL QUOTIDIANO


Vi capita mai di leggere su Internet, fra le pagine online di Repubblica o Corriere una notizia e poi di comprare il quotidiano cartaceo (di solito il giorno dopo) e ritrovare la notizia medesima? Di per sé niente di eclatante, se non fosse che l'articolo apparso il giorno prima online ritorna tale e quale il giorno dopo su carta.

Verrebbe da pensare che probabilmente si potranno trovare maggiori informazioni o approfondimenti sulla vicenda, scoprire particolari che su web non sono stati inseriti, e invece niente. È proprio lo stesso identico articolo, parola per parola.

Si tratta di una forma di convergenza stilistica e di contenuti, tipica dell'era di Internet che influenza profondamente anche gli altri media, ma in questo modo, oltre a non offrire alcun servizio aggiuntivo al lettore (che è sempre più spesso anche navigante), si perde il senso di identità e le peculiarità del quotidiano cartaceo, non si seguono le più elementari regole di comunicazione, che prevedono un messaggio diverso, dal punto di vista sintattico e stilistico, per media differenti.

Quindi occorrerebbe maggiore cura per tali aspetti comunicativi, restituendo al giornale cartaceo più autonomia, autorevolezza, e approfondimento rispetto alla notizia apparsa su Internet che richiede invece maggior sintesi e naturalmente tempestività.

Tutto ciò, anche se ancora appare un'utopia, permetterebbe di offrire un servizio efficace ai naviganti e far ritrovare la propria identità al caro, vecchio, cartaceo quotidiano.