IL PRESENTE DEL WEB RESTA LA SINTESI


All'inizio fu la brochure, una semplice bitmap scansita senza collegamenti ipertestuali. Poi arrivò Jakob, e nella sua nielseniana saggezza ci indicò la strada: il sito web doveva essere usabile e navigabile, costruito a misura di utente.

Da allora, però, si è assistito a una ineluttabile progressione contenutistica, a un (talvolta) pleonastico e farraginoso parlarsi addosso da parte dell'Emittente, che in una continua autoreferenzialità, si è nuovamente scordato delle esigenze del Navigante, che ha bisogno di contenuti succinti ed efficaci.

Il futuro è la sintesi, non solo per i testi, come suggerisce la Web Writing, ma anche, ormai, nella capienza dei siti, intesa come numero di pagine. Più il sito è semplice, non capillare, più è probabile che il messaggio che vogliamo trasmettere venga veicolato dalle nostre pagine web.

L'ultima tendenza è quella di costruire minisiti, apps e minivortal, con un numero contenuto di pagine, senza livelli inferiori, con una struttura di navigazione differente.

Già da tempo i test di Web Usability avevano confermato che qualunque sito, di qualunque grandezza, viene visitato per non più di quattro o cinque pagine al massimo.

Allora è inutile continuare ad "allungare il brodo"... molto meglio specializzarsi nella preparazione di un gustoso "sugo ristretto".